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Martini, Carlo Marìa.

Cardinale italiano. Membro della Compagnia di Gesù fin dal 1944, inizialmente con i soli ordini minori, fu ordinato sacerdote nel 1952 e, dopo il seminario, si laureò in Teologia alla Gregoriana di Roma (1958), specializzandosi nello studio delle Sacre Scritture. Rettore (1969-78) del Pontificio Istituto Biblico di Roma, passò nel 1978 a dirigere la Pontificia Università Gregoriana. Consacrato vescovo da Giovanni Paolo II nel 1980, nello stesso anno fu eletto arcivescovo di Milano; ricoprì questa carica fino al 2002. Nominato cardinale nel 1983, dal 1986 al 1993 fu presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e nel 2000 fu creato accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. Figura tra le più rappresentative dell'episcopato italiano e mondiale del nostro tempo, ricoprì ruoli di grande importanza anche all'interno delle Congregazioni vaticane. Nel luglio 2002 lasciò Milano per recarsi a Gerusalemme, dove si dedicò agli studi biblici. Biblista di grande valore, sia dal punto di vista esegetico sia da quello strettamente critico-filologico, pubblicò numerosi studi, fra cui citiamo: Il problema della Risurrezione negli studi recenti (1959), La recensionalità del codice B alla luce del papiro Bodmer XIV (1966), Atti degli Apostoli (traduzione con note e commento, 1970), Vita di Mosè, vita di Gesù, esistenza pasquale (1979), The New Greek Testament (edizione critica, 1993), Israele, radice santa (1993), I racconti della passione (1994), La preghiera di chi non crede (1994), L'ira di Dio e altri scritti 1962-1994 (1995), Condividere la nostra esperienza di Dio (1995), Ritrovare se stessi (1996), Verso Gerusalemme (2002), Il Vangelo per la tua libertà (2004), Il mio Novecento (2006). La sua statura, a dispetto della formazione più intellettuale che pastorale, ha acquisito enorme autorevolezza proprio grazie alla sua opera di vescovo, in costante rapporto con la società civile e con tutte le culture in essa presenti. Grande animatore del dialogo ecumenico, ha in particolare sostenuto i rapporti con l'Ebraismo. Numerosissime le lettere pastorali, gli interventi, gli esercizi spirituali e i discorsi che rivolge ogni anno ai fedeli (n. Torino 1927).